L’Essere Consapevoli (3ª parte)

*

[Segue dalla 2ª parte: leggi qui]

L’uomo è cosxiente dell’insonnia, del sonno privo di sogni, del sogno che dimentica all’atto del risveglio e di molte altre cose. Eppure è innegabile: l’uomo è sempre cosxiente, ma non sempre è consapevole di sé. Di fatto, la consapevolezza include sempre la cosxienza, quantunque ci possa essere cosxienza anche in assenza di consapevolezza.

I saggi insegnano che il profano, pur credendosi cosxiente, vive immerso in un sogno, il suo personale sogno. Gli stessi saggi affermano che grazie alla conoscenza di sé stessi è possibile ampliare la propria consapevolezza, la sola in grado di discernere se effettivamente si vive in un sogno oppure si è svegli. 
La consapevolezza di cui qui brevemente si accenna è la naturale capacità di sperimentare e testimoniare a vari gradi il flusso dei pensieri, dei sentimenti e delle emozioni con cui si anima la vita.

L’osservazione consapevole di questi reami interiori, oltre ad accrescere la conoscenza di sé, con la pratica favorisce lo sviluppo di uno stato impersonale in cui le attività non essenziali perdono sia fascino che potere. Nello stato impersonale è l’Essenza che dispone con consapevole discriminazione la propria volontà d’intento e direzione.

Sebbene lo Spirito incarnato sia intelligibile e invisibile, in ogni esperienza è concreto al pari di ogni realtà tangibile, seppur l’uomo ne sia cosxiente solo quando è consapevolmente partecipe alla vita impersonale del suo stesso Essere.

Continua…

*

Hermes

 


Immagine in apertura: “Il Fato”, opera di Marcelo Adrian Germana

 

Precedente L'Essere Consapevoli (2ª parte) Successivo L'Essere Consapevoli (4ª parte)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.